A Viva Voce A Viva Voce

Racconti e Poesie

                       

Racconti

Gabbiano nella tempesta

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Gocce di caffè sui pantaloni

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I sogni attraversano il mare

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Pensieri

Il sinonimo di amare

Qual è un sinonimo di amare? Per me non esiste. L’unica parola che può essere contenuta con maggior  diritto nell’insieme dei possibili sinonimi è: dare. Dare non è facile, perché ci si priva di qualcosa di proprio che potrebbe poi servirci, perché dobbiamo far fatica per riprodurlo o riottenerlo, perché può dispiacerci  separarcene, perché …, perché …. Quando si dà però ad una persona che si ama non costa e non pesa. Alla persona che si ama si dà tutto il possibile, sino ai confini dell’impossibile, perché la sua gioia è la mia, perché la sua serenità è la mia, perché la sua felicità è la mia. Se devo fare un regalo ad una persona, ad esempio per il suo compleanno, spenderò una cifra proporzionale alla stima e all’affetto che provo. Se il regalo è per un matrimonio, considererò in più quanto costa il pranzo. Se sono in chiesa o faccio l’elemosina do solo pochi spiccioli. Alla persona che amo non regalo nulla di tutto questo, le regalo me stesso. Gli altri doni fanno parte di un corollario di cultura, ma il vero dono sono io. Sono io, perché può contare su di me sempre, perché può rifugiarsi da me se è nella tempesta, ritrovarsi da me se si perde, gioire con me per i suoi successi, piangere con me per le sue delusioni. Potrei dire mille altre cose ancora, comunque per me amore vuol dire questo.

 Vorrei poter ricevere anch’io questo dono.

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Il negozio della felicità

Nel mio sogno ero dinnanzi alla vetrina del negozio della felicità. Era messa in bella mostra senza un prezzo esposto. Sono entrato.

Era troppo cara, ma mi han detto che avrei potuto pagarla a rate. Ho chiesto se potevo comprarne un pezzo.

Mi han risposto: è troppo comodo.

Si può pagare la felicità a rate se non possiamo comprare solo quel po' che ci serve? E come si paga? Quale moneta serve?

Sarà poi vera felicità?

E come faccio ad impegnarmi ora se non so se è vera o se sarò in grado di pagarla sino all'ultima rata?

 E' davvero una situazione di comodo? O si conosce già la moneta?

 Si può pagare la propria felicità con l'infelicità degli altri? Con l'infelicità di chi ci ama? Voler bene vuol dire volere il bene se il nostro amore non si basa sull'egoismo?

Chi sa amare è disposto a pagare la felicità di chi ci ama con la propria infelicità.

Non è sempre una situazione di comodo.

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Amanti che si rincorrono

Una antica leggenda cinese narra di due amanti che si rincorrono senza mai riuscire ad unirsi. Si chiamano Giorno e Notte.

Nelle magiche ore dell'alba e del tramonto gli amanti si sfiorano e provano a toccarsi senza mai riuscirci.

La leggenda ci suggerisce di prestare ascolto per udire i loro lamenti e in quell'istante il cielo si tinge del rosso della loro rabbia.

La leggenda racconta ancora che gli dei li hanno voluto concedere qualche attimo di felicità, hanno creato l'eclissi, nel corso di essi gli amanti riescono ad unirsi e fare l'amore. (David Trueba)

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Sono in letargo, non mi svegliare ronf ...ronf ....

Ieri avrei dovuto partecipare alla mezza maratona di Corigliano D'Otranto. Ho messo la sveglia alle 6:00, che ha suonato con estrema puntualità (neanche 10 minuti di ritardo), ho alzato la serranda e ho visto che ...buttava (in inglese, moh c' ammen), ho telefonato al mio amico, con cui avevo l'appuntamento alle 6:45 e gli ho detto: "Io non sono Chercenko o Ronaldinjo che devono giocare anche se piove. A me non mi paga nessuno" (interpretazione letterale da risveglio prematuro), "Sai che faccio? Me ne torno a letto".

So di aver distrutto un mito nell'animo del mio amico che ha abbozzato un: " ma se non andiamo, non si incazzano? "Senti un po'" gli ho risposto "lo sai che ho una cartucciera con tanti vaffanculo pronti per l'uso, senza neanche scuoterli? Se si incazzano ne sparo una raffica e sta attento ai vaffanculo vaganti, potrebbero colpirti". A quel punto sconfortato mi ha detto "ciao".

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100km del Sahara

E' stata un'esperienza fantastica. 172 atleti si sono cimentati su un percorso fatto di sabbia e sassi, dune di sabbia gialla  e bianca e spesso fina come borotalco. Ho provato tutte le esperienze possibili che si possono vivere nel deserto. Ho incontrato la tempesta di sabbia. Ho visto la sabbia sollevarsi da terra e salire al cielo sempre più rada e quella che impattava sulla mia pelle pungeva piacevolmente. Ho incontrato la pioggia e il caldo intenso. Ho corso su dune piccole e grandi, ho attraversato piste. Ho incontrato i beduini del deserto che hanno mostrato tutta la loro cortesia. Ho dormito in accampamenti in pieno deserto, in tende berbere al riparo di un sacco a pelo. Eccezionale l'organizzazione, che ci ha permesso di correre in piena sicurezza facendo vivere il deserto nelle sue forme.

Quattro tappe, 23,16,42 e 23km. Ho corso la maratona più bella in assoluto. Sono classificato quasi in fondo alla classifica, ma partivo da una condizione di preparazione praticamente nulla. E' sembrato che un mese e mezzo prima della partenza il mondo mi stesse cadendo addosso e la conseguenza è stata stare fermo per trenta giorni. Sono andato nel deserto con solo 15 giorni di preparazione, perché dopo aver pensato per un anno a questa gara, non potevo permettere alla vita di fermare questo mio sogno. La vita prova far morire i nostri sogni. A volte i sogni sono più forti della vita!

Ho corso nel deserto ed è stata la più bella emozione da quando la corsa mi ha rapito.

Pubblicato sulla gazzetta

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6 ore dei templari

Spesso mi alleno con l’ìpod, mi permette di non pensare al tempo che passa e alla fatica delle gambe. A volte uso l’ìpod nelle gare lunghe, le ultramaratone, mi aiuta a non pensare a quanti chilometri mancano al traguardo e nei momenti di difficoltà mi da spunto per cantare o per simulare l’uso di uno strumento musicale. Quando sono stanco, il cantare o immaginare di suonare la chitarra o la batteria, distoglie la mia mente dal dolore della fatica. Il passo diventa più brillante, si abbassa la frequenza cardiaca e la corsa diventa più fluida.

Ieri alle 14:00 ero dinanzi alla linea di partenza della 6 ore dei templari, una gara diversa dalle solite, dove l’obiettivo non è correre un percorso in meno tempo, ma correre più strada nello stesso tempo. La gara si è svolta in due circuiti, uno di 2Km e l’altro di 600m. Non mi spaventava la monotonia del percorso, avevo con me il mio ipod. Allo start, mi ha proposto la canzone “Knockin’ on Heavens”. Sì, per me l’inizio di una di queste gare è come bussare alle porte del paradiso. So di non essere compreso da molti, non importa, vi assicuro che per chi ama lo sport come me, è una sensazione bellissima. Partecipava alla competizione il famoso Richard Withehead, l’atleta disabile inglese che corre su due molloni.

La gara non è stata affatto monotona, ogni 2 km si passava per il traguardo con la gente che applaudiva e incoraggiava, lo speaker risaliva ai nostri nomi dal numero di pettorale e lo riproponeva  al pubblico. Lungo il percorso si avvicendavano personaggi in abiti medioevali con tanto di templari e di Federico II di Svevia. Le donzelle ci lanciavano petali di fiori, i fotografi si sono sprecati nel riprenderci ora col sorriso, ora intenti nel gesto della corsa, alla fine con la smorfia della sofferenza dipinta sul volto.

L’arrivo è stato molto suggestivo. Girando nel circuito di 600m. Abbiamo tutti insieme smesso di correre all’esplosione del primo botto dei fuochi d’artificio. Abbiamo posato il pettorale per terra nel punto dove ci siamo fermati e siamo tornati al traguardo dove è iniziata la festa.

L’unico rammarico che all’arrivo non c’era nessuno ad aspettarmi. Mi è mancato il bacio sul traguardo.

Il mio fedele Ipod ha suonato sul traguardo “perfect day”. Sì, proprio una giornata perfetta.

Ora un po’ riposo per recuperare la fatica muscolare e per essere pronto alla “madre di tutte le gare”, la 100km del Passatore, da Firenze a Faenza, attraversando gli Appennini.

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Emozioni

2020

E' il tempo che scorre
e lascia il segno del suo passaggio
in piccole orme di nostalgia.
Tutto passa e non si torna indietro
e si perdono persone, sogni e speranze
e nuove si affacciano.
Rimangono i ricordi
e ciò che poteva essere e non è stato
e ciò che sarà.

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Senza rima, la vita

Non cercare la rima, nel cuore.
Né parole, scintillanti, nel sole,
ma soltanto pensieri, sensazioni e ricordi.
Non pensare che esista, una sola realtà
O che sia proprio quella che appare,
o che quella, degli altri, sia la tua, verità.
Son le antiche passioni, le idee, i sentimenti
Che ci tendono trappole, intorno.
Sono i vincoli stretti di una mano, che sfiora il tuo viso.
Una strana scintilla nel profondo degli occhi,
un profumo che non puoi cancellare,
Sono gli attimi, intensi, che non sai raccontare.
Quella gioia che avvince, improvvisa, il tuo cuore
È la stessa che, subito dopo, sprofonda,
nel più cupo dolore, così la tua vita, e la mia,
eppur nessun attimo, sai, è mai stato perduto

Cris

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Già ti amo

Non ti ho mai visto così bella come stasera.
Non ti ho mai visto così splendente
E non ho mai visto tanti uomini che ti guardano.
Tutti loro sono alla ricerca del tuo sorriso
Per sperare in una possibilità.
Non ho mai visto un vestito che cade così su di te
neanche i riflessi di luce nei tuoi capelli
o il bagliore dei tuoi occhi che mi stanno accecando.
Signora, posso stare accanto a te?
Non c'è nessuno qui, solo io e te,
E qui che voglio stare,
la senti questa bella canzone?
Parla di noi
Non dimenticherò mai come tu sei stasera.
Mi togli il fiato,
Non ho mai avuto questa sensazione,
Questo sentimento d'amore completo e vero
Come stasera.
Signora, già ti amo.
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Sei la mia stella

Tu illumini il cielo sopra di me
Sei la mia stella luminosa,
Non chiudere gli occhi
Non svanire
Sì, io e te possiamo fare un giro su una stella.
Se resti insieme a me
potremo colorare il mondo intero.
Sì, io e te possiamo illuminare il cielo
Se resti al mio fianco,
coloreremo il mondo
Se i tuoi sogni crolleranno,
io ti consolerò
Se gli angeli piangeranno
io sarò lì per te
Tu hai salvato la mia anima
Rimani con me.
Stanotte tutte le stelle spunteranno
Stanotte illumineranno il cielo
Per te.
Non svanire all'alba.

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Un battito

La prima volta che ti vidi il mio cuore perse un battito.
Lo riacciuffai in fretta, sgridandolo,
non era il caso si comportasse così.
Ci raccontammo di noi,
soli con le nostre confidenze,
senza imbarazzi.
Due corpi accompagnati dalle rispettive anime che si incontravano
e quel battito riacciuffato si staccò dal mio cuore
per perdersi nel tuo senza che me accorgessi.
Lasciavamo dietro di noi scie di parole
mentre la terra battuta risuonava dei nostri pass
i.

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Mia amica sconosciuta

Oggi ti ho visto guardare un altro

come ieri hai guardato me.

Ieri mi hai guardato

e ne porto ancora il segno,

ma oggi non hai guardato me.

Ecco,

il tuo sguardo s’incrocia con il mio,

le tue labbra mi mostrano il tuo sorriso,

e comincio a sognare

a sognare di stare con te

di passeggiare con te,

di parlare con te.

Io che racconto di me, tu che racconti di te,

poi, insieme, nella nostra intimità

io bacio te e tu baci me

Facciamo l’amore e

resto dentro di te

abbracciato a te

accarezzando te

e mi addormento con te.

Poi ...

mi risveglio senza di te

perché’ tu sei il mio sogno più’ bello.

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Se saprai starmi vicino

Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

(Pablo Neruda)

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La notte

Crudele è la notte che copre le paure,

tenera è quella che asciuga le lacrime.

Se apro cuore

avrò un nuovo inizio

Anche se il mondo sta crollando

e sta cadendo a pezzi

dalle macerie nascerà un fiore.

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Social Network

Mi sembra proprio questo un posto di scambio.

C'è chi prova a comprare e chi prova a vendersi.

Chi mette in vetrina le proprie emozioni e le proprie idee,

chi invece mette in vetrina sè stesso.

E' inevitabile vendersi ed acquistare

e spesso lo neghiamo a noi stessi,

ma compriamo e ci vendiamo.

Entriamo in contatto con anime sconosciute

e ci apriamo ascoltando e raccontando i nostri segreti.

per poi dimenticare tutto quando spegniamo il PC. E' successo anche a me di mettermi in mostra

e ho provato ad  acquistare, non comprendendo

che contemporaneamente mi vendevo.

Ho incontrato qui persone sole

che urlavano la propria solitudine.

Anche io l'ho a volte urlata,

per rendermi poi conto che le voci che mi tornavano

era spesso l'eco delle mie parole.

Ora il gioco mi è chiaro, l'ho capito e scoperto.

Nella mia titubanza di esco, rimango,

chiudo e riapro il profilo che parla di me.

Mi lega solo la storia del personaggio che ho creato:

estoycontigo il gabbiano.

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Dovunque l'uomo voglia vendersi trova degli acquirenti (Henri Lacordaire)

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Gabbiani 

Mi risveglio col tepore del vento dell’ovest

Che annuncia il nuovo giorno.

Mi librerò in volo tra i tenui colori dell’alba

di un sole ovale che si insinua tra le nubi all’orizzonte.

Rincorrerò dall’alto le barche dei pescatori,

con le reti gonfie di pesci.

Raccoglierò nella scia i doni che galleggiano

gridando al mare la mia gioia.

Mi trasporterà il vento impetuoso

circondato da mille compagni che insieme cantano.

Cercherò un posto sulla ferma terra

aspettando che l’ira del vento si plachi.

La sera mi troverà il rosso del sole che tramonta,

in uno specchio di acqua

dove mi poserò per aspettare il nuovo giorno

insieme alla compagna che questo giorno mi avrà dato.

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Strada arcobaleno

Ricordi quel giorno, in quel tratto in discesa

Col ghiaccio sulla strada e la neve ai lati?

Tu mi hai detto: attento, è pericoloso?

Beh, ci son passato ieri.

In quel tratto di strada, tra il ghiaccio e la neve

Era sbocciato un fiore.

Mi son fermato a guardarlo e lui mi ha detto: sei solo oggi? Perché?

Perché cosi! Perché per me è cosi! E sono andato via.

Sono ripassato e non c’era più

Qualcuno l’aveva strappato, qualcuno l’aveva portato via.

Che dolore che peccato!

Anzi no, è meglio così!

Non dimenticherò quel giorno insieme a te. Ti dedicherò quella strada,

Per te la chiamerò: strada arcobaleno.

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Io senza te

Sono piovose le mie giornate senza te.

Come il sereno ti aspetto

guardando dietro i vetri il grigio del mio cielo,

cercando lo squarcio della tua luce

che illuminerà la mia solitudine.

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Passione

E chiese al suo amante:

Ti ami più di quanto ami me?

Rispose:

Io sono morto in me e vivo per te

Ho liberato la mia anima per ospitare in me la tua

Ho dimenticato ciò che sapevo

Per saziarmi della tua conoscenza.

Ho perso tutte le forze

Ma di te io vivo

Mi amo … ti amo

Io ti amo … amo me

Amo te

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Riflessi

Sprazzi di vita racchiusi nelle luccichii dei riflessi.

Nel limpido del tuo blu

Mi sono tuffato come gabbiano

E mi sono sospeso sul mio mare.

Nella pace di un silenzio sacro

Dove le parole non servono

Dove le parole sono solo bolle d’aria vuote

Lasciate scoppiare nel caos di un cielo lontano

Vento più non mi ferisce e  mi fa volare verso te

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Alle donne straordinarie

Alle donne straordinarie

che sono entrate nella mia vita

alle donne che ne sono uscite

alle donne che mi regalano un sorriso

alle donne che hanno versato per me una lacrima

alle donne che sanno ascoltarmi

alle donne che ogni giorno sanno sopportarmi

alle donne che mi perdonano

alle donne che non sanno fare a meno di me

alle donne che fanno a meno di me

alle donne che ho ferito

alle donne che mi hanno guarito

alle mie amiche

alle donne che amo

a te

.......

grazie.

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Alle mie stelle

Ho sognato un cielo con milioni di stelle,

luccicanti e fisse che disegnavano figure immense.

Erano tutte le persone che avevo conosciuto e

in misura diversa avevo amato.

Poi un freddo vento di tempesta ha soffiato

e le ha spente una ad una.

Al mio risveglio c’eravate solo voi.

Grazie per continuare a brillare per me.

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