Racconti e Poesie
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Racconti Gabbiano nella tempesta Acquistabile a 10,00 dall'autore _________________________ Gocce di caffè sui pantaloni Acquistabile a 10,00 dall'autore ________________________ I sogni attraversano il mare ________________________ |
Pensieri Il sinonimo di amare Qual è un sinonimo di amare? Per me non esiste. L’unica parola che può essere contenuta con maggior diritto nell’insieme dei possibili sinonimi è: dare. Dare non è facile, perché ci si priva di qualcosa di proprio che potrebbe poi servirci, perché dobbiamo far fatica per riprodurlo o riottenerlo, perché può dispiacerci separarcene, perché …, perché …. Quando si dà però ad una persona che si ama non costa e non pesa. Alla persona che si ama si dà tutto il possibile, sino ai confini dell’impossibile, perché la sua gioia è la mia, perché la sua serenità è la mia, perché la sua felicità è la mia. Se devo fare un regalo ad una persona, ad esempio per il suo compleanno, spenderò una cifra proporzionale alla stima e all’affetto che provo. Se il regalo è per un matrimonio, considererò in più quanto costa il pranzo. Se sono in chiesa o faccio l’elemosina do solo pochi spiccioli. Alla persona che amo non regalo nulla di tutto questo, le regalo me stesso. Gli altri doni fanno parte di un corollario di cultura, ma il vero dono sono io. Sono io, perché può contare su di me sempre, perché può rifugiarsi da me se è nella tempesta, ritrovarsi da me se si perde, gioire con me per i suoi successi, piangere con me per le sue delusioni. Potrei dire mille altre cose ancora, comunque per me amore vuol dire questo. Vorrei poter ricevere anch’io questo dono. _____________________ Il negozio della felicità
Nel mio sogno ero dinnanzi alla vetrina del negozio della felicità. Era messa in bella mostra senza un prezzo esposto. Sono entrato. Era troppo cara, ma mi han detto che avrei potuto pagarla a rate. Ho chiesto se potevo comprarne un pezzo. Mi han risposto: è troppo comodo. Si può pagare la felicità a rate se non possiamo comprare solo quel po' che ci serve? E come si paga? Quale moneta serve? Sarà poi vera felicità? E come faccio ad impegnarmi ora se non so se è vera o se sarò in grado di pagarla sino all'ultima rata? E' davvero una situazione di comodo? O si conosce già la moneta? Si può pagare la propria felicità con l'infelicità degli altri? Con l'infelicità di chi ci ama? Voler bene vuol dire volere il bene se il nostro amore non si basa sull'egoismo? Chi sa amare è disposto a pagare la felicità di chi ci ama con la propria infelicità. Non è sempre una situazione di comodo. _________________________ Amanti che si rincorrono
Una antica leggenda cinese narra di due amanti che si rincorrono senza mai riuscire ad unirsi. Si chiamano Giorno e Notte. Nelle magiche ore dell'alba e del tramonto gli amanti si sfiorano e provano a toccarsi senza mai riuscirci. La leggenda ci suggerisce di prestare ascolto per udire i loro lamenti e in quell'istante il cielo si tinge del rosso della loro rabbia. La leggenda racconta ancora che gli dei li hanno voluto concedere qualche attimo di felicità, hanno creato l'eclissi, nel corso di essi gli amanti riescono ad unirsi e fare l'amore. (David Trueba) _____________________________ Sono in letargo, non mi svegliare ronf ...ronf .... Ieri avrei dovuto partecipare alla mezza maratona di Corigliano D'Otranto. Ho messo la sveglia alle 6:00, che ha suonato con estrema puntualità (neanche 10 minuti di ritardo), ho alzato la serranda e ho visto che ...buttava (in inglese, moh c' ammen), ho telefonato al mio amico, con cui avevo l'appuntamento alle 6:45 e gli ho detto: "Io non sono Chercenko o Ronaldinjo che devono giocare anche se piove. A me non mi paga nessuno" (interpretazione letterale da risveglio prematuro), "Sai che faccio? Me ne torno a letto". So di aver distrutto un mito nell'animo del mio amico che ha abbozzato un: " ma se non andiamo, non si incazzano? "Senti un po'" gli ho risposto "lo sai che ho una cartucciera con tanti vaffanculo pronti per l'uso, senza neanche scuoterli? Se si incazzano ne sparo una raffica e sta attento ai vaffanculo vaganti, potrebbero colpirti". A quel punto sconfortato mi ha detto "ciao". _______________________ 100km del Sahara
E' stata un'esperienza fantastica. 172 atleti si sono cimentati su un percorso fatto di sabbia e sassi, dune di sabbia gialla e bianca e spesso fina come borotalco. Ho provato tutte le esperienze possibili che si possono vivere nel deserto. Ho incontrato la tempesta di sabbia. Ho visto la sabbia sollevarsi da terra e salire al cielo sempre più rada e quella che impattava sulla mia pelle pungeva piacevolmente. Ho incontrato la pioggia e il caldo intenso. Ho corso su dune piccole e grandi, ho attraversato piste. Ho incontrato i beduini del deserto che hanno mostrato tutta la loro cortesia. Ho dormito in accampamenti in pieno deserto, in tende berbere al riparo di un sacco a pelo. Eccezionale l'organizzazione, che ci ha permesso di correre in piena sicurezza facendo vivere il deserto nelle sue forme. Quattro tappe, 23,16,42 e 23km. Ho corso la maratona più bella in assoluto. Sono classificato quasi in fondo alla classifica, ma partivo da una condizione di preparazione praticamente nulla. E' sembrato che un mese e mezzo prima della partenza il mondo mi stesse cadendo addosso e la conseguenza è stata stare fermo per trenta giorni. Sono andato nel deserto con solo 15 giorni di preparazione, perché dopo aver pensato per un anno a questa gara, non potevo permettere alla vita di fermare questo mio sogno. La vita prova far morire i nostri sogni. A volte i sogni sono più forti della vita! Ho corso nel deserto ed è stata la più bella emozione da quando la corsa mi ha rapito. Pubblicato sulla gazzetta ________________________________ 6 ore dei templari
Spesso mi alleno con l’ìpod, mi permette di non pensare al tempo che passa e alla fatica delle gambe. A volte uso l’ìpod nelle gare lunghe, le ultramaratone, mi aiuta a non pensare a quanti chilometri mancano al traguardo e nei momenti di difficoltà mi da spunto per cantare o per simulare l’uso di uno strumento musicale. Quando sono stanco, il cantare o immaginare di suonare la chitarra o la batteria, distoglie la mia mente dal dolore della fatica. Il passo diventa più brillante, si abbassa la frequenza cardiaca e la corsa diventa più fluida. Ieri alle 14:00 ero dinanzi alla linea di partenza della 6 ore dei templari, una gara diversa dalle solite, dove l’obiettivo non è correre un percorso in meno tempo, ma correre più strada nello stesso tempo. La gara si è svolta in due circuiti, uno di 2Km e l’altro di 600m. Non mi spaventava la monotonia del percorso, avevo con me il mio ipod. Allo start, mi ha proposto la canzone “Knockin’ on Heavens”. Sì, per me l’inizio di una di queste gare è come bussare alle porte del paradiso. So di non essere compreso da molti, non importa, vi assicuro che per chi ama lo sport come me, è una sensazione bellissima. Partecipava alla competizione il famoso Richard Withehead, l’atleta disabile inglese che corre su due molloni. La gara non è stata affatto monotona, ogni 2 km si passava per il traguardo con la gente che applaudiva e incoraggiava, lo speaker risaliva ai nostri nomi dal numero di pettorale e lo riproponeva al pubblico. Lungo il percorso si avvicendavano personaggi in abiti medioevali con tanto di templari e di Federico II di Svevia. Le donzelle ci lanciavano petali di fiori, i fotografi si sono sprecati nel riprenderci ora col sorriso, ora intenti nel gesto della corsa, alla fine con la smorfia della sofferenza dipinta sul volto. L’arrivo è stato molto suggestivo. Girando nel circuito di 600m. Abbiamo tutti insieme smesso di correre all’esplosione del primo botto dei fuochi d’artificio. Abbiamo posato il pettorale per terra nel punto dove ci siamo fermati e siamo tornati al traguardo dove è iniziata la festa. L’unico rammarico che all’arrivo non c’era nessuno ad aspettarmi. Mi è mancato il bacio sul traguardo. Il mio fedele Ipod ha suonato sul traguardo “perfect day”. Sì, proprio una giornata perfetta. Ora un po’ riposo per recuperare la fatica muscolare e per essere pronto alla “madre di tutte le gare”, la 100km del Passatore, da Firenze a Faenza, attraversando gli Appennini. _________________________
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Emozioni 2020
E' il tempo che scorre ____________________ Senza rima, la vita Non cercare la rima, nel
cuore. _____________________ Già ti amo Non ti ho mai visto così
bella come stasera. Sei la mia stella Tu illumini il cielo sopra di
me ______________________ Un battito La prima volta che ti vidi il
mio cuore perse un battito. _____________________ Mia amica sconosciuta Oggi ti ho visto guardare un altro come ieri hai guardato me. Ieri mi hai guardato e ne porto ancora il segno, ma oggi non hai guardato me. Ecco, il tuo sguardo s’incrocia con il mio, le tue labbra mi mostrano il tuo sorriso, e comincio a sognare a sognare di stare con te di passeggiare con te, di parlare con te. Io che racconto di me, tu che racconti di te, poi, insieme, nella nostra intimità io bacio te e tu baci me Facciamo l’amore e resto dentro di te abbracciato a te accarezzando te e mi addormento con te. Poi ... mi risveglio senza di te perché’ tu sei il mio sogno più’ bello. _____________________ Se saprai starmi vicino
Se
saprai starmi vicino, (Pablo Neruda) ____________________ La notte Crudele è la notte che copre le paure, tenera è quella che asciuga le lacrime. Se apro cuore avrò un nuovo inizio Anche se il mondo sta crollando e sta cadendo a pezzi dalle macerie nascerà un fiore. ____________________ Social Network Mi sembra proprio questo un posto di scambio. C'è chi prova a comprare e chi prova a vendersi. Chi mette in vetrina le proprie emozioni e le proprie idee, chi invece mette in vetrina sè stesso. E' inevitabile vendersi ed acquistare e spesso lo neghiamo a noi stessi, ma compriamo e ci vendiamo. Entriamo in contatto con anime sconosciute e ci apriamo ascoltando e raccontando i nostri segreti. per poi dimenticare tutto quando spegniamo il PC. E' successo anche a me di mettermi in mostra e ho provato ad acquistare, non comprendendo che contemporaneamente mi vendevo. Ho incontrato qui persone sole che urlavano la propria solitudine. Anche io l'ho a volte urlata, per rendermi poi conto che le voci che mi tornavano era spesso l'eco delle mie parole. Ora il gioco mi è chiaro, l'ho capito e scoperto. Nella mia titubanza di esco, rimango, chiudo e riapro il profilo che parla di me. Mi lega solo la storia del personaggio che ho creato: estoycontigo il gabbiano. _______________________ Dovunque l'uomo voglia vendersi trova degli acquirenti (Henri Lacordaire) _______________________ Gabbiani Mi risveglio col tepore del vento dell’ovest Che annuncia il nuovo giorno. Mi librerò in volo tra i tenui colori dell’alba di un sole ovale che si insinua tra le nubi all’orizzonte. Rincorrerò dall’alto le barche dei pescatori, con le reti gonfie di pesci. Raccoglierò nella scia i doni che galleggiano gridando al mare la mia gioia. Mi trasporterà il vento impetuoso circondato da mille compagni che insieme cantano. Cercherò un posto sulla ferma terra aspettando che l’ira del vento si plachi. La sera mi troverà il rosso del sole che tramonta, in uno specchio di acqua dove mi poserò per aspettare il nuovo giorno insieme alla compagna che questo giorno mi avrà dato. __________________________ Strada arcobaleno Ricordi quel giorno, in quel tratto in discesa Col ghiaccio sulla strada e la neve ai lati? Tu mi hai detto: attento, è pericoloso? Beh, ci son passato ieri. In quel tratto di strada, tra il ghiaccio e la neve Era sbocciato un fiore. Mi son fermato a guardarlo e lui mi ha detto: sei solo oggi? Perché? Perché cosi! Perché per me è cosi! E sono andato via. Sono ripassato e non c’era più Qualcuno l’aveva strappato, qualcuno l’aveva portato via. Che dolore che peccato! Anzi no, è meglio così! Non dimenticherò quel giorno insieme a te. Ti dedicherò quella strada, Per te la chiamerò: strada arcobaleno. _____________________________ Io senza te Sono piovose le mie giornate senza te. Come il sereno ti aspetto guardando dietro i vetri il grigio del mio cielo, cercando lo squarcio della tua luce che illuminerà la mia solitudine. __________________________ Passione E chiese al suo amante: Ti ami più di quanto ami me? Rispose: Io sono morto in me e vivo per te Ho liberato la mia anima per ospitare in me la tua Ho dimenticato ciò che sapevo Per saziarmi della tua conoscenza. Ho perso tutte le forze Ma di te io vivo Mi amo … ti amo Io ti amo … amo me Amo te _____________________________ Riflessi Sprazzi di vita racchiusi nelle luccichii dei riflessi. Nel limpido del tuo blu Mi sono tuffato come gabbiano E mi sono sospeso sul mio mare. Nella pace di un silenzio sacro Dove le parole non servono Dove le parole sono solo bolle d’aria vuote Lasciate scoppiare nel caos di un cielo lontano Vento più non mi ferisce e mi fa volare verso te _____________________________ Alle donne straordinarie Alle donne straordinarie che sono entrate nella mia vita alle donne che ne sono uscite alle donne che mi regalano un sorriso alle donne che hanno versato per me una lacrima alle donne che sanno ascoltarmi alle donne che ogni giorno sanno sopportarmi alle donne che mi perdonano alle donne che non sanno fare a meno di me alle donne che fanno a meno di me alle donne che ho ferito alle donne che mi hanno guarito alle mie amiche alle donne che amo a te ....... grazie. ______________________ Alle mie stelle Ho sognato un cielo con milioni di stelle, luccicanti e fisse che disegnavano figure immense. Erano tutte le persone che avevo conosciuto e in misura diversa avevo amato. Poi un freddo vento di tempesta ha soffiato e le ha spente una ad una. Al mio risveglio c’eravate solo voi. Grazie per continuare a brillare per me. _________________________
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